Il sistema Neutron Active Interrogation system permette di impedire l’opera di contrabbando del materiale necessario per confezionare una 'bomba sporca', cioè un dispositivo capace di accoppiare la minaccia esplosiva a quella di un rilascio radiologico.
Descrizione
Il dispositivo NAI consente di rivelare in modalità remota su campioni sospetti modeste quantità di materiali fissili (235U, 239Pu) e fertili (238U), unitamente a materiali energetici da utilizzare per la fabbricazione di esplosivi. Il principio di funzionamento del dispositivo è il seguente: una sorgente di interrogazione opportuna emette neutroni, i quali interagendo con l’oggetto da analizzare provocano l’emissione di radiazione secondaria, neutroni e raggi γ, rivelati con opportuni rivelatori (rivelatori a 3He per i neutroni e rivelatore HPGe per i γ). In particolare, se è presente materiale fissile vengono emessi neutroni di fissione, se sono presenti esplosivi vengono emessi γ di cattura o scattering anelastico per interazione dei neutroni con idrogeno, carbonio, azoto e ossigeno, noti costituenti di un esplosivo. L’elaborazione e l’analisi dei dati provenienti dai rivelatori consentirà il riconoscimento dei materiali pericolosi. La sorgente di neutroni impiegata sul dispositivo NAI è un generatore di neutroni del tipo deuterio-trizio (Thermo Scientific MP320) mentre la catena di rilevatori per la misurazione dei neutroni secondari emessi dal campione dopo l’eccitazione si basa su una pluralità di rivelatori a 3He alla pressione di 4 bar e con un’efficienza di rilevazione del 5%. Per la rilevazione di raggi γ è stato adottato uno spettrometro portatile HPGe (Trans-SPEC-DX-100).
Keyword
Safety and security
1 Principio di funzionamento del sistema prototipale NAI.
2 Immagine di prova del funzionamento del sistema prototipale NAI.